"THE CORE NETWORK CORRIDORS"
Siim Kallas, commissario europeo, definisce così il percorso che l'Europa sta portando avanti per definire i progetti dei corridoi europei.
"Ora
possiamo davvero iniziare a considerare fattibile la visione di un'unica area
di trasporto europea - ha detto Kallas - che permetta il collegamento tra
l'est e l'ovest, rimuovendo i colli di bottiglia del traffico e sviluppando le
infrastrutture necessarie per creare forti corridoi europei - per il trasporto
aereo, di strada, ferroviario e marittimo - che faciliteranno il flusso di
beni, business e persone attraverso i confini".
Il
rapporto presentato a Tallin nell’ottobre 2013 sul futuro network europeo è
caratterizzato da un approccio "a doppio strato".
Il
livello di base, chiamato "Comprehensive Network" -
Rete Completa, deve garantire l'accessibilità di tutte le regioni dell'Unione
Europea e comprende le componenti delle infrastrutture di rete delle vie
stradali, ferroviarie, fluviali, marittime e aeree così come i punti di
collegamento tra le diverse modalità.
Condizione
primaria inserita tra le direttive comunitarie è che sia garantita
l'interoperabilità e soprattutto che sia possibile l'accesso alla rete
principale da parte di tutti i cittadini e gli operatori economici
europei.
Il secondo
livello, definito "Core Network", è costituito dalle parti
più significative della rete principale, identificate secondo una metodologia
specifica.
Lo
sviluppo e l'attuazione dei progetti che riguardano queste aree
strategiche sono ritenuti di prioritaria importanza.
In
questo modo, vengono individuati quali sono i principali progetti di interesse
europeo su una rete già esistente e quali sono le rispettive criticità da
risolvere e le esigenze di piattaforme multimodali di collegamento.
Per
far sì che si sviluppi un traffico transnazionale sulle lunghe distanze, è
necessario poter utilizzare infrastrutture efficienti, e avvalersi di un
innovativo sistema di gestione per poter supportare tutte le funzioni
logistiche, l'integrazione modale e una gestione sostenibile.
Corridoio
Scandinavo-Mediterraneo: E' il corridoio sull'asse nord-sud europea, che
integrerà i progetti prioritari 1, 11 , 12 e 20; il corridoio ERTMS B e il
corridoio ferroviario numero 3.
Si
tratta di un'asse cruciale per l'economia europea, che collega i
principali centri urbani in Germania e in Italia con la Scandinavia e il Mediterraneo.
Tra
i progetti principali che riguardano questo corridoio c'è la rimozione del
collo di bottiglia tra Monaco e Verona, attraverso la realizzazione
del tunnel del Brennero.
Tra
i casi di successo che riguardano l'Italia, il documento cita la linea
ad alta velocità tra Milano, Roma e Napoli, diventata operativa con il
completamento della sezione tra Bologna e Firenze alla fine del 2009.
Il
tempo di percorrenza tra Milano e Roma è stato così ridotto da 5 ore a 2 ore e
45 minuti.
Il
volume di traffico passeggeri tra Milano e Napoli è cresciuto di circa il 25%,
arrivando nel 2010 ad un utilizzo da parte di circa 20 milioni di passeggeri.
Tra
i progetti predefiniti che riguardano l'Italia e questo corridoio, oltre agli
studi e i lavori per la realizzazione del tunnel del Brennero, vi sono anche
quelli relativi al collegamento ferroviario Fortezza-Verona; Napoli-Bari,
Napoli-Reggio Calabria, Verona-Bologna; le interconnessioni portuali e lo
sviluppo di una piattaforma multimodale nei porti di Ancona, Napoli, Bari, La
Spezia e Livorno; lo sviluppo del collegamento ferroviario
Messina-Catania-Augusta/Palermo; le interconnessioni portuali dei porti
Palermo/Taranto con Valletta/Marsaxlokk; e lo sviluppo del collegamento
ferroviario tra Bologna e Ancona.
Corridoio
Mediterraneo: Si tratta del corridoio che collega la regione sud-ovest del
Mediterraneo con i confini dell'Ucraina e l'Ungheria, passando dalla Spagna e
dalla Francia, e attraverso le Alpi all'Italia alla Slovenia e alla
Croazia.
Il
corridoio, di circa 3.000 km, comprenderà i progetti prioritari 3 e 6, il
corridoio ERTMS D e il corrispondente corridoio ferroviario 6, per sviluppare
una rete multimodale tra i porti ad ovest del Mediterraneo con il centro Europa
e per creare un collegamento sull'asse est-ovest attraverso le zone a sud
dell'Europa, contribuendo all'intermodalità in aree sensibili come i Pirenei e
le Alpi, collegando le principali aree urbane dell'Europa con linee ferroviarie
ad alta velocità.
Tra
gli obiettivi principali che riguardano questo corridoio c'è il nuovo
collegamento ferroviario tra la Francia e l'Italia, la
cosiddetta "Torino-Lione".
Tra
i progetti predefiniti che riguardano l'Italia, si trovano anche il parziale
sviluppo ferroviario e la parziale nuova linea dell'alta velocità tra Milano e
Brescia; la previsione di inizio lavori entro il 2014 su alcune sezioni del
collegamento ferroviario Brescia-Venezia-Trieste, in sinergia con lo sviluppo
delle azioni previste nel Corridoio Baltico-Adriatico; studi e lavori per l'IWW
Milano-Cremona-Mantova - Porto Levante/Venezia - Ravenna/Trieste;
interconnessioni portuali e sviluppo di piattaforme multimodali per il
collegamento tra i porti interni di Cremona, Mantova, Venezia, Ravenna e
Trieste; infine la realizzazione della sezione transfrontaliera, entro il 2020,
per il collegamento ferroviario tra Trieste e Divaca.
Corridoio
Baltico-Adriatico: E' il corridoio lungo 2400 km che collega i porti del
Baltico in Polonia con i porti dell'adriatico, e comprenderà il progetti
prioritari 23 e 25 e il corridoio ferroviario 5 (Gdansk-Ravenna).
Connette i centri economici di Varsavia, Vienna, Venezia, Trieste e Ravenna.
La sezione che passa per Graz si dirama sia verso Trieste passando per Udine sia verso Trieste passando per Ljubljana.
Connette i centri economici di Varsavia, Vienna, Venezia, Trieste e Ravenna.
La sezione che passa per Graz si dirama sia verso Trieste passando per Udine sia verso Trieste passando per Ljubljana.
Il
caso di successo italiano citato risale agli anni '90, con lo sviluppo della
linea Pontebbana.
Tra i progetti predefiniti che riguardano l'Italia ci sono: la parziale costruzione di nuove linee per lo sviluppo ferroviario, lo sviluppo di piattaforme multimodali e il miglioramento della linea Udine - Cervignano e Trieste, nei collegamenti ferroviari tra Wien-Graz-Klagenfurt-Udine-Venezia e Ravenna; e le interconnessioni portuali e lo sviluppo di piattaforme multimodali nei porti di Trieste, Venezia, Ravenna e Koper.
Tra i progetti predefiniti che riguardano l'Italia ci sono: la parziale costruzione di nuove linee per lo sviluppo ferroviario, lo sviluppo di piattaforme multimodali e il miglioramento della linea Udine - Cervignano e Trieste, nei collegamenti ferroviari tra Wien-Graz-Klagenfurt-Udine-Venezia e Ravenna; e le interconnessioni portuali e lo sviluppo di piattaforme multimodali nei porti di Trieste, Venezia, Ravenna e Koper.
Corridoio
Alpino: E' il corridoio sull'asse nord-sud che collega i porti del Mare
del Nord di Rotterdam e Antwerp con le basi nel Mediterraneo, come il porto di
Genova, e che comprende la base del Reno.
Integrerà i progetti
prioritari 5 a 24, il corridoio ERTMS A e il corridoio ferroviario 1.
Tra le priorità evidenziate c'è la necessità di risolvere i colli di bottiglia in Germania e in Italia.
Inoltre, le vie d'accesso ai tunnel svizzeri, tra cui la CH-Milano/Novara, necessitano di fare passi avanti velocemente, e i tunnel del Gottardo e del Monte Ceneri creeranno una traiettoria piatta per il trasporto delle merci su rotaia, attraverso il territorio ecologicamente sensibile delle Alpi, a partire dal 2019.
Tra le priorità evidenziate c'è la necessità di risolvere i colli di bottiglia in Germania e in Italia.
Inoltre, le vie d'accesso ai tunnel svizzeri, tra cui la CH-Milano/Novara, necessitano di fare passi avanti velocemente, e i tunnel del Gottardo e del Monte Ceneri creeranno una traiettoria piatta per il trasporto delle merci su rotaia, attraverso il territorio ecologicamente sensibile delle Alpi, a partire dal 2019.
Tra
i casi di successo italiani viene citato il tunnel del Gottardo, il più
lungo tunnel ferroviario del mondo, con un totale di 151.84 km di tunnel e
passaggi.
I
lavori sono iniziati nel 1996 e il tunnel diventerà operativo nel 2017,
riducendo da 3,5 ore ad 1 ora il tempo di viaggio da Zurigo a Milano.
E' possibile leggere il documento integrale "The Core Network
Corridors" alla seguente pagina:
http://www.tentdays2013.eu/Doc/b1_2013_brochure_lowres.pdf
http://www.tentdays2013.eu/Doc/b1_2013_brochure_lowres.pdf
0 Comments:
Posta un commento
<< Home