LA MOBILITA' NELLE GRANDI CITTA' ITALIANE
Ogni giorno
1,8mln di pendolari nelle città, con serpentoni di auto che da Milano arriverebbero
a Pechino
Sono 1.780.739
i non residenti (pari alla seconda città italiana) che ogni giorno, per motivo
di studio e lavoro, entrano nelle nostri capoluoghi metropolitani. Questi city
users utilizzano, o meglio, ‘stressano’ quotidianamente le nostre metropoli ed
equivalgono a circa il 20% dei residenti totali, con evidenti ripercussioni
sulla domanda di servizi legati non solo alla mobilità. E’ quanto emerge dalla
ricerca “Gli stili di mobilità degli italiani: il percorso (lento) verso la sostenibilità”,
realizzata dall’area Studi dell’Anci che ha messo a confronto i dati dei
censimenti Istat 2001 e 2011, quelli sempre Istat sulla mobilità urbana 2014 e
i numeri dell’Osservatorio Audimob 2014 dell’Isfort.
Dalla ricerca,
presentata nel corso della II Conferenza nazionale sulla Mobilità sostenibile svoltasi
a Catania, emerge come il maggior numero di non residenti che entrano in città
per studio e lavoro si trova a Milano che ogni giorno accoglie 474.680 city
users, che a Roma sono 292.550 e Napoli 196.320.
Ma quanto e
come si muovono i cittadini (residenti e non) delle grandi aree urbane? Dalla
ricerca Anci emerge innanzitutto un aumento della mobilità che nel 2014 (fonte
Isfort Osservatorio Audimob) registra il dato della popolazione in movimento
(soprattutto nei giorni feriali) intorno all’ 80%, dato che si attestava al
75,1% nel 2012. Nelle Città metropolitane ci si muove prevalentemente in auto
(65,9%) e molto meno a piedi o in bici (19,2%) e con i mezzi pubblici (12,4%).
Pur essendo in diminuzione (-4% in due anni) gli spostamenti in auto e moto
sono ancora i preferiti e fanno registrare un dato pari al 68,4%.
L’area Studi di
Anci ha anche quantificato il peso della mobilità privata in termini di
occupazione degli spazi urbani e il risultato è che le sole auto private
occupano il 27% dello spazio ovvero quasi un terzo delle città. Inoltre il
milione e ottocentomila vetture dei city users che ‘occupano’ quotidianamente
le nostre città misurano 6.800 chilometri di serpentone giornaliero, che
supererebbe quota 10mila se si prevedesse una distanza minima di sicurezza tra
le auto; in pratica le auto che ogni giorno ingolfano le città, messe una
dietro l’altra coprirebbero la distanza che c’è tra Milano e Pechino. Nel
dettaglio il ‘serpentone urbano’ di Catania arriverebbe a Trapani (299 km)
mentre da Roma ci si potrebbe collegare addirittura a Copenaghen (2.093 km) o a
Gerusalemme se si rispettasse la distanza di sicurezza.
Macchine vuote
in città. Con almeno due passeggeri 628mila auto in meno e 360 milioni di euro
risparmiati
Per percorrere
il tragitto casa-lavoro e casa-studio, nelle nostre città circolano
quotidianamente 1.875.560 milioni di autovetture che trasportano 2.494.211
milioni persone, per una media di 1,33 persone per automobile (con conseguenti
1.256.908 milioni di auto senza un passeggero). Questi alcuni dati su auto e
passeggeri presentati a Catania contenuti nella ricerca che ha rielaborato e confrontato i
dati Isfort 2014 e quelli dei censimenti Istat 2001 e 2011.
Il maggior
numero di vetture circolanti per lavoro e studio lo troviamo a Roma dove girano
ogni giorno 572.971 vetture che trasportano 767.372 persone, per una media di
1,34 passeggeri per auto. Segue Milano dove la media di persone trasportate
dalle 268.282 vetture circolanti scende ulteriormente a 1,26 passeggeri per
auto. Al terzo posto per vetture circolanti troviamo Torino (199.848 per 1,26
persone per auto).
Dalla ricerca
Anci emerge quindi che i due-terzi dei veicoli circolanti nelle Città
metropolitane (oltre 1,2 milioni) si muovono con il solo conducente a bordo;
veicoli che sarebbero 628mila in meno se solo ogni auto trasportasse due
persone. Con sole due persone in macchina i pendolari, per solo carburante,
risparmierebbero ogni anno 360milioni di euro e 660mila sarebbero le tonnellate
di Co2 in meno.
Sempre in tema
di inquinamento, l’area Studi dell’Anci ha rielaborato i dati Istat sulla
qualità dell’ambiente urbano 2014. Sebbene il valore sia stato superato in
molte città, si assiste a un miglioramento generalizzato nel tempo rispetto ai
giorni di sforamento per inquinamento da polveri sottili. In questa speciale
classifica, prendendo a riferimento il quinquennio dal 2008 al 2013, in tutte
le Città metropolitane si assiste ad un minor sforamento dei parametri, con
punte di eccellenza a Reggio Calabria, Messina e Catania.
Sempre sul
versante mobilità ‘pulita’, la ricerca Anci ha indicato i numeri sulla
diffusione delle auto elettriche. Nel 2015 se ne contano 4.584 di cui 1.359
immatricolate nelle Città metropolitane. La città che conta più
immatricolazioni è Roma (612), seguita da Milano (316) e Torino (88). Più
indietro le altre con Palermo (74) e Catania (35) in testa per quanto riguarda
le Città metropolitane del Mezzogiorno.
Sale la
richiesta di trasporto pubblico ma i chilometri per abitante diminuiscono
Si registra a
Milano la percentuale più alta dei cittadini (44,2%) che, per gli spostamenti
casa-lavoro e casa-studio, usano di più i mezzi pubblici. Seguono Napoli
(35,1%) e Genova (34%). Più indietro Genova (34%), Venezia (32,7%) e Roma,
ferma al 29,9%.
Il dossier
conferma la tendenza positiva (anche se con percentuali diverse) del numero di
cittadini che utilizzano i mezzi pubblici per i loro spostamenti, tendenza
confermata anche dai dati 2014 di Audimob che conferma un’attenzione sempre
maggiore all’uso del trasporto collettivo. Una propensione all’uso del mezzo
pubblico, registrata nonostante l’offerta di
trasporto pubblico sia in diminuzione, secondo una tendenza (-7,6%) che si
osserva in tutti i capoluoghi italiani. Nonostante la propensione dei cittadini
ad usare trasporto collettivo, nelle città diminuiscono i chilometri per
abitante con una variazione tra il 2011 e il 2014 che tocca picchi del -21% a
Torino, -17,9% a Catania e -14,8% a Roma. In controtendenza Cagliari che registra
un +18,4% e Messina con un +5,2%.
Alla richiesta
di maggior trasporto pubblico si affianca il calo generalizzato delle
immatricolazioni. Nel 2000 si immatricolavano nelle Città oltre mezzo milione
di autovetture. Nel 2015 le immatricolazioni sono state 261.929, quindi quasi
la metà per una tendenza che appare consolidata e
irreversibile a prescindere della contingenza sfavorevole successiva al 2008.
Cittadini
sempre più vicini alla mobilità ‘dolce’ e crescono Ztl, aree pedonali e
ciclabili
Nelle Città
metropolitane i cittadini residenti che si recano al lavoro-scuola in
bicicletta o a piedi sono oltre un milione (1.016.658 nel 2011), dato che
rispetto al 2001 registra un +12,7% a conferma di una tendenza positiva nel
tempo che cresce seppur a ritmi lenti. Così come crescono le zone a traffico
limitato, le aree pedonali e le piste ciclabili per favorire la mobilità
‘dolce’.
Nel dettaglio
la città dove, nel 2011 rispetto al 2001, si registra l’aumento più consistente
di chi preferisce spostarsi in bici o a piedi è Firenze (+45%), segue Bologna
(32%) e Torino (+17%). Del 2014 sono invece i dati Istat sulla mobilità urbana
rielaborati da Anci, secondo cui dal 2008 i km2 delle Ztl sono aumentati del
14%, passando da 43,1 a 49,2. La città con più chilometri di Ztl è Milano (15,2
km2), poi Palermo (7,7), segue Roma (7,6), terza Firenze (5,2).
Anche le aree
pedonali escluse al traffico veicolare sono cresciute, passando dal 2008 al
2014 a 431 ettari complessivi per un saldo positivo di +23%. La più ‘pedonale’
d’Italia è Venezia (132,3 ettari), poi Milano (53), Roma (48,4) e Torino
(45,2). Prima città del Mezzogiorno e Napoli con 45,2 ettari di zona pedonale,
più indietro Bari (15,6), Cagliari (15,5) e Messina (10,8).
In aumento
sensibile anche le piste ciclabili, che passano dai 689 chilometri del 2008 ai
quasi 1000 del 2014 con un incremento di 305 chilometri. L’aumento più
sensibile si registra a Roma, seguita da Milano e Torino.
Infine la rete
di car sharing. Secondo i dati Istat 2014 sulla mobilità urbana, l’offerta di
auto condivise a postazione fissa nel 2014 ha raggiunto nelle Città
metropolitane gli 808 veicoli (erano 586 nel 2011) anche se si registra una
flessione rispetto al 2013 quando i veicoli disponibili erano 863. E’
Milano ad averne di più (351), seguita da Roma (122) e da Torino (120). Sempre
sul versante car sharing ma di libera circolazione, i due maggiori operatori
del settore sono presenti in cinque delle 14 Città metropolitane (dati Car2Go e
Enjoy), con un complesso di quasi 3.200 vetture con 680mila clienti registrati
al servizio per un totale di 90 milioni di chilometri percorsi complessivamente
dalle macchine.
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